Per vivere e lavorare bene ci vuole cuore! Non solo per il battito!!!
Oggi è la giornata mondiale del cuore. Il cuore ha a che fare con l’empatia? Certo, le emozioni che proviamo ci servono! Quindi sentire il proprio cuore, le proprie emozioni aiuta a capirsi meglio e a capire emotivamente meglio gli altri. Questo è uno dei noccioli dell’empatia. Tenendo conto che capire, comprendere non significa condividere o provare le stesse cose. Significa cogliere, ascoltare, riconoscere cosa si prova dentro di sé e cosa prova l’altra persona.
Ma come batte in tal senso il cuore delle donne nella vita privata e sul lavoro? Il possedere empatia, flessibilità e socialità e capacità di apprendimento e di superamento rispetto alle avversità, sono una combinazione di caratteristiche che, secondo molte ricerche internazionali, consentono alle donne di esprimere un approccio unico verso che fare con la delusione, il rifiuto o situazioni che non funzionano. Tendono all’auto-critica, ma poi si scrollano di dosso ogni sentimento negativo, imparano ciò che è necessario e si danno da fare! Certo ci sono eccezioni, ognuna è chi è e sa essere/fare, ma tendenzialmente dalle ricerche socio-psicologiche e manageriali questo è il dato che emerge.
Ciò non significa che gli uomini non abbiano, ad esempio, empatia, ma su questa dimensione le donne manifestano una capacità maggiore. Inoltre, anche per dedicarsi all’innovazione serve uno sguardo aperto, ampio, che guarda al mondo che legge i cambiamenti. Contemporaneamente serve un senso autocritico verso di sé, e la capacità di vedere e ascoltare gli altri come diversi da sé: è così che può svilupparsi l’empatia.
Se vuoi approfondire come migliorare la tua capacità di empatia e di relazione con gli altri, puoi utilizzare il counseling alla persona. Per maggiori informazioni clicca qui.
Per le aziende interessate a potenziare l’empatia e le altre soft skill rispetto a figure manageriali o altre figure: