Può servire un baobab per fare una riunione? Sì, secondo i creativi dell’azienda italiana Estel, tra le protagoniste del settore al Salone Internazionale del Mobile di Milano 2021.
Lavoro condiviso, smart e home working, valore del team e della partecipazione. Concetti che nel XXI SECOLO del lavoro molte aziende, interior design, architetti mettono al centro della loro creatività.
RIPENSARE LO SPAZIO IN EPOCA DI PASSAGGIO DAL LOCAL AL GLOCAL, DALLA CARTA AL DIGITALE, DALL’IO AL NOI, DAL RIGIDO AL FLUIDO.
Ciò, va detto, non coinvolge tutti (basta pensare ai dipendenti della WHIRPOOL o di altre imprese che vengono licenziati via whatsapp o via e mail alla faccia dei processi negoziali), ma guardando e osando guardare oltre ecco che tempo e spazio vedono diventare protagonisti trasparenze, tavoli e scrivanie che si trasformano, sedie, divani e poltrone innovative, soluzioni per habitat lavorativi dove l’innovazione è praticata e respirata, insieme all’aria buona della semplicità e dello scambio tra persone.
Ricerche anche italiane dimostrano che anche la forma e l’utilizzo dello spazio sono fattori importanti di motivazione, come raccontato con testimoni aziendali e dati nel webinar di WOLIBA che ho coordinato sul tema.
Insomma, lavorare meglio è meglio per persone e organizzazioni, e dopo la pandemia va ripensato tutto, anche il contesto lavorativo.