Tempo scaduto

L’età è la nuova discriminante che penalizza le donne, soprattutto in ambito lavorativo: mentre per gli uomini anzianità significa esperienza, ancora oggi quando si parla di una professionista si focalizza l’attenzione non sulle competenze – che dovrebbero essere il criterio base di valutazione nel mondo del lavoro – ma su quei fattori associati all’estetica, come l’età e l’aspetto.

Tutto ruota attorno al fatto che la donna viene percepita ancora oggi più come un oggetto del desiderio che come un soggetto pensante e portatrice di competenze, in particolare nel mondo del lavoro.

Come reagire?

Sono stata intervistata su questa tema su Silhouette di febbraio 2021 che puoi leggere qui e che trovi anche in edicola.